Il Santa Cruz Memorial in California conserva una copia in cera del Cenacolo di Leonardo da Vinci. Il dipinto è riprodotto a grandezza naturale dal duo, madre e figlia, Katherine Stuberghs alla fine degli anni ’30. Il committente è Harry Liston, un uomo di spettacolo che per anni la espone alle fiere della contea.
Le scultrici di Los Angeles realizzano una versione iperrealistica del capolavoro Vinciano, grazie all’impiego dei capelli veri e di modelli dal vivo per creare gli stampi dei volti e delle mani di Cristo e degli apostoli. La versione delle Katherine Stuberghs è un’opera devozionale, seppur non concepita per un luogo sacro (2).
Siamo però ancora lontani da quella derisione, tagliente e beffarda, dell’Ultima Cena che si diffonde a partire dalla seconda metà del Novecento.