ArtVerona 2018 | SIGNORA NON TOCCHI LA PECORA

20/10/2018 Off By Tecla
ArtVerona 2018 | SIGNORA NON TOCCHI LA PECORA

Non importa quanto sia soffice, rotonda e colorata. A una fiera d’arte contemporanea dobbiamo resistere alla tentazione di toccare una pecora. Potrebbe valere 60.000 euro!

Leggi l’articolo e scopriamola insieme!

Pecora tinta e gonfiata

Sheep n. 16 (2003) di Yang Maoyuan è una delle opere d’arte più ammirate ad ArtVerona 2018

Fotografata avidamente dai visitatori e accarezzata di nascosto dalle signore, la pecora è esposta nella Main Section della fiera. L’animale si trova nel Padiglione 11 sopra una cassa al centro del primo stand assegnato alla galleria ABC-Arte di Genova.

La pecora – da perfetto cartellone pubblicitario – attira l’osservatore dentro lo spazio espositivo. Il suo colore blu elettrico e l’aspetto simile a un grande otre peloso provocano un piacevole senso di straniamento. 

La testa azzurra dell’ovino è in linea con la zampa posteriore (l’unica rimasta) tirata all’insù. Entrambe sono imbalsamate, mentre gli occhi sono vetrificati e il corpo fatto di pelli cucite con all’interno un pallone.

L’autore è Yang Maoyuan, nato nel 1966 a Dalian in Cina. È un artista eclettico di fama internazionale. Utilizza infatti diversi linguaggi espressivi: la pittura, la fotografia, la scultura e l’installazione. 

Nelle sue opere mette in dialogo l’estetica e il pensiero tradizionale cinese con l’arte classica occidentale. Ciò avviene attraverso la manipolazione dei corpi di uomini e bestie.

Ad esempio i suoi busti in marmo e bronzo, che ritraggono filosofi e politici dell’antichità greca e romana, hanno i volti smussati e arrotondati. Yang Maoyuan applica lo stesso procedimento alle pelli degli animali.

Le sue capre e pecore sferiche, così come i cavalli e i cammelli, sono le opere più conosciute e apprezzate della sua produzione.

Questo spiega il costo di Sheep n. 16, in vendita ad ArtVerona a 60.000 + iva. Un prezzo equo se consideriamo che nel 2011 l’artista ha rappresentato la Cina alla Biennale di Venezia e nel 2015 è stato ospite d’onore ad Art Basel

Tuttavia è probabile che la galleria genovese si separi a malincuore dalla sua affezionata pecora blu.

Bibliografia