Quindi Blu ti ha mostrato prima un disegno del progetto?
Non Blu, Elisa. Blu è venuto in Fabbrica il giorno in cui ha iniziato a lavorare al dipinto. Ha impiegato circa 6-7 giorni per finirlo, dimostrando un coraggio pazzesco! Si è arrampicato sul balcone della corte, utilizzando solo una scala: non ha voluto alcun supporto meccanico. Inoltre Blu è di una simpatia e di un’umiltà mai viste. Una persona veramente dedicata all’arte.
Elisa mi ha fatto vedere un disegno molto bello, spiegandomi il messaggio dell’artista. Il bozzetto mostrava un giovane a carponi, in slip e maglietta, che spalanca la bocca in modo animalesco. Quindi l’opera rappresenta la voglia famelica dei giovani di avere un futuro migliore di quello segnato dalla crisi economica. E non, come si diceva erroneamente, la loro dipendenza dalla droga.
Questa non era l’intenzione di Blu. Il suo obiettivo era mostrare la ribellione di un giovane disarmato che si trasforma in un mostro. È un po’ come nel Dottor Jekyll e Mister Hide. Si tratta di un tema molto importante, valido ancora oggi, contro la disoccupazione giovanile e il precariato. Ma valeva anche 10 anni fa. Infatti il 2007 è stato l’ultimo anno prima della crisi.