CHI HA PAURA DELL’ARTE CONTEMPORANEA?

19/01/2020 Off By Tecla
CHI HA PAURA DELL’ARTE CONTEMPORANEA?

Ebbene sì, ammettiamolo pure. Spesso l’arte di oggi ci fa paura, non soddisfa i nostri gusti, e talvolta ci fa anche un po’ incazzare (1)

Ma ci siamo chiesti il perché? La risposta è semplice. Perché non riusciamo a capirla. E questo handicap genera in noi una sensazione di disagio che si riassume nella frase:

“L’arte contemporanea non mi piace, perché non la capisco”. La madre di tutti gli stereotipi. Un mantra che gli operatori del settore si sentono ripetere di continuo.

Guarda caso le emozioni (2) provate dagli hater davanti a un’opera d’arte “fresca di giornata” (3) sono la paura, il disgusto e la rabbia. In effetti è più facile lasciarsi tentare dal pregiudizio che esplorare un ambiente nuovo. Ed è un vero peccato, perché l’arte di oggi è un mondo affascinante che vale la pena scoprire. Infatti ci aiuta a conoscere meglio noi stessi e ciò che ci circonda.

Quindi keep calm and love art (4). Leggi l’articolo e scopriamo insieme come amare l’arte contemporanea!

1. Come vincere la paura

Come tutti gli ambienti, anche quello artistico ha le sue luci e le sue ombre. Infatti è un sistema chiuso e poco interessato alla divulgazione culturale.

Questo perché gli operatori del settore non mirano a raggiungere il grande pubblico. Ma preferiscono circondarsi di una cerchia ristretta di professionisti, conoscenti e filantropi. Tutto ciò spaventa gli amanti dell’arte che non osano frequentare le gallerie private. Perché si sentono raggelare davanti a opere d’arte mute, affiancate da testi critici il più delle volte incomprensibili. Come se non bastasse c’è sempre il timore di essere giudicati indegni da “quelli del giro” (5).

Per superare questo scoglio è importante vincere la timidezza. Presentarsi alle inaugurazioni in galleria e attaccare bottone con tutti i presenti. Così facendo scopriremo che il mondo dell’arte è più accessibile di come appare a prima vista.

2. Come placare il disgusto

Molto spesso facciamo l’errore di paragonare l’opera d’arte contemporanea ai capolavori dei grandi maestri del passato. Questi ultimi ci sembrano più belli e rassicuranti, perché li abbiamo studiati a scuola. Mentre la prima ci appare misera e incomprensibile. In una parola: brutta.

È sempre la solita storia! L’arte di oggi non ci piace, perché non riusciamo a capirla. Eppure dietro ogni manufatto artistico si nascondono scenari complessi e interessanti. Per scoprirli dobbiamo fare una cosa sola, cioè parlare con gli artisti.

Infatti uno dei vantaggi dell’arte contemporanea è poter acquisire informazioni di prima mano. Ci basta andare all’inaugurazione di una mostra e scambiare quattro chiacchiere con l’artista. Che di certo sarà entusiasta di raccontarci il suo lavoro.

Dopo questo incontro l’opera d’arte che prima giudicavamo brutta ci apparirà sotto una nuova luce. E chissà, potrebbe anche piacerci.

3. Come gestire la rabbia

“Lo potevo fare anche io” è un’altra frase che sentiamo dire spesso davanti a un’opera d’arte contemporanea.

Ad esempio ci sembra inconcepibile che una banana appesa al muro con del nastro isolante possa valere 120.000 dollari (6). Eppure è così. Sul momento la notizia ci fa andare su tutte le furie. Ma basta poco per farci cambiare idea, e magari tramutare la rabbia in sorriso.

Tutto ciò è possibile grazie alla documentazione e alla ricerca che avviene consultando libri, riviste e siti dedicati d’arte. In questo modo possiamo costruirci una solida opinione sul lavoro degli artisti.

Bibliografia

Note

  1. Vedi il simpatico articolo di ARTUU sugli hater dell’arte contemporanea: https://www.artuu.it/2018/05/28/perche-larte-contemporanea-fa-incazzare/curiosita/
  2. Le abbiamo provate tutti, me compresa.
  3. Cioè appena uscita dallo studio dell’artista.
  4. Mantieni la calma e ama l’arte.
  5. Dai visitatori abituali. 
  6. Maurizio Cattelan, Comedian, 2019. Presentata di recente alla fiera Art Basel Miami Beach