“Climax Change” è il titolo della tua personale, curata da Barbara Fragogna, alla Fusion Art Gallery INAUDITA di Torino. La mostra porta avanti il progetto con cui hai vinto il premio Bridge Art 2018 di Noto. Ti va di raccontarmela?
Sì, questa ricerca è iniziata durante la mia residenza artistica in Sicilia. Le mie opere partono sempre dall’analisi dello spazio pubblico e delle sue caratteristiche. A Noto ho proposto un progetto sugli animali sinantropici, le specie selvatiche che vivono in un ambiente antropizzato. Sono partita dalla Riserva di Vendicari, dopodiché ho continuato il lavoro in Germania.
L’installazione con le fotografie riporta tre esempi di animali sinantropici a Berlino. Il primo è quello di conigli nel parco della piscina di Prinzenbad che verso sera escono dai cespugli e si avvicinano alle persone. Il secondo è quello delle casette per i pipistrelli installate dal Comune nel parco di Prenzlauer Berg. Infine il terzo mostra le anatre insediate in un canale a nord della città.
Il mio obiettivo è quello di creare una geografia sia umana che animale. Per realizzare questa installazione mi sono sbizzarrita con la carta, la ceramica e il silicone. In genere preferisco usare materiali naturali, ma questo non sempre è possibile.