Kamilla Lucarelli, in arte KAMIMANI, è art director, graphic designer, illustratrice e pittrice urbana. Nasce nel 1992 a Campobasso, in Molise, nella “regione che non esiste” (1). Ragion per cui fin da ragazzina vuole dimostrare a tutti di cosa è capace.
“Sarà stata l’inesistenza del Molise tanto millantata da farmi desiderare di spaccare tutto!” (Kamilla Lucarelli).
E infatti spacca! Perché Kamilla ha una voglia immensa di disegnare. Quindi frequenta il liceo artistico della sua città, dove impara i rudimenti di pittura, scultura e architettura (2). Dopodiché si trasferisce a Milano per iscriversi alla NABA. Qui apprende le tecniche digitali e si laurea con il massimo dei voti in Graphic Design e Art Direction (3).
Terminato il percorso universitario fa diverse esperienze in agenzie di comunicazione, moda ed eventi. Finché nel 2016 si sente pronta ad affrontare una nuova sfida. Così diventa freelance e si stabilisce a Torino, dove entra in contatto con il Laboratorio Pietra.
Leggi l’articolo e scopriamo insieme la storia di KAMIMANI. Il nome è già tutto un programma!
Non chiamatela Camilla!
Sin da bambina la nostra artista ha le idee molto chiare sulla sua identità. Infatti scrive il suo nome con la lettera “K” e guai a chiamarla Camilla! Chi la conosce lo sa bene.
Quando ero piccola ho fatto impazzire mia madre, dicendole che l’iniziale del mio nome era la “K”. Quindi l’ho costretta a modificare tutti i miei asciugamani, che aveva ricamato all’uncinetto con “Camilla” in lettere rosa (Kamilla Lucarelli).
La doppia anima di KAMIMANI
In questo modo Kamilla sviluppa presto l’attitudine tipica del mondo hip hop e dei graffiti. Vale a dire il lettering e la ripetizione seriale del nome o tag con cui firma le caricature dei suoi compagni di classe.
Il diminutivo con cui tutti mi chiamavano era già una bellissima tag. Chi era dell’ambiente mi diceva: “Figo KAMI. Inizia con questo nome, poi nel caso lo cambi”. E così è stato (Kamilla Lucarelli).
Ma con il passare del tempo Kamilla sente il bisogno di qualcosa di nuovo. L’occasione per scegliere il nome d’arte si presenta quattro anni fa, quando si mette in proprio. Da questo momento in poi il suo brand diventa KAMIMANI (4). Una parola che unisce la sua tag KAMI a MANI. Gli strumenti con cui dà forma alle sue idee.
KAMIMANI rappresenta bene la doppia anima della Molisana che si divide tra creazione artistica, comunicazione e organizzazione di eventi. Infatti Kamilla dice sempre di avere un lato più ordinato e preciso, che convive con un altro più estroso e creativo (5).
Sul sito di Kamilla Lucarelli trovi le sue 4 attività: Illustration, Graphic Design, Art Direction e Wall-painting. Ognuna contrassegnata da una particolare lettera “K”.
1. Illustrazione
Che cos’è un’illustrazione? È prima di tutto un messaggio (KAMIMANI).
L’illustrazione di KAMIMANI è frutto di anni di ricerca e sperimentazione. Infatti il suo stile è diverso da quello editoriale. Quest’ultimo infatti parte di rado dal disegno a matita. Invece nei suoi disegni Kamilla mixa tecniche tradizionali e digitali, creando immagini uniche pensate in virtù del messaggio che devono comunicare.
2. Grafica
Nel Graphic Design di KAMIMANI la forma segue sempre la funzione. Per capirlo ci basta osservare le 4 “K” che introducono le aree del suo sito.
La prima “K” è un’illustrazione delicata ed espressiva. La seconda “K” è tridimensionale e ricca di sfumature. La sua grafica ha un forte impatto visivo, perché comunica la storia del brand. La terza “K” rappresenta il focus della direzione artistica. Infine la quarta “K” è composta da una scala appoggiata al muro. Lo strumento indispensabile per ogni artista urbano.
3. Direzione artistica
Ho un’anima da artista che pensa per me, ma anche una di creatrice che pensa per gli altri. Se mi fai entrare nel tuo mondo, io riesco a immaginarlo (KAMIMANI).
KAMIMANI ha una grande esperienza in materia di comunicazione e organizzazione di eventi aziendali, artistici e culturali. Infatti da anni svolge la professione di direttore artistico di convention e festival, social media manager e webmaster. Inoltre viaggia spesso in Italia e all’estero, dove tiene workshop e seminari sull’arte e la comunicazione.
4. Arte urbana
Questa pratica mi piace da morire! Adoro sporcarmi più io del muro (KAMIMANI).
Attraverso il wall-painting Kamilla dà pieno sfogo alla sua creatività. Si avvicina a questa pratica durante la pre-adolescenza. Inizia con la tag, poi passa ai disegni. Il corpo umano è il suo soggetto preferito. E in particolare le mani, che sono le parti più difficili da riprodurre. Infatti per anni le usa come allenamento: prima disegnandole in maniera realistica, poi sempre più espressiva.
Adesso dipingo masse prima che corpi. Fili prima che schiene (KAMIMANI).
Di recente le sue opere hanno una forza comunicativa inedita. Questo grazie alla fusione di 3 tecniche diverse – acrilico, spray e vernice ad acqua – che permettono a Kamilla un approccio più gestuale al muro. Una cura-non cura della forma e del colore che trasmette emozioni intense.
E-mail: [email protected]
Web: www.kamimani.com
Instagram: k.kamimani
Bibliografia
- La fonte principale di questo articolo è l'intervista a Kamilla Lucarelli del 26 gennaio 2020.
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Sito web: https://www.kamimani.com/
Behance: https://www.behance.net/kamillalucarelli
Instagram: https://www.instagram.com/k.kamimani/
Facebook: https://www.facebook.com/kamilla.lucarelli
Pinterest: https://www.pinterest.it/kamillakami/
- Le fotografie provengono dall'archivio personale di KAMIMANI.
Note
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Il Molise esiste, ovviamente. Ma da qualche tempo girano strane teorie sul web che negano la sua presenza sulla carta geografica. Clicca qui.
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Il liceo artistico è stato fondamentale per Kamilla. Perché le ha permesso di sperimentare tecniche e stili che in seguito è riuscita a plasmare, deformare e annullare.
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Kamilla fa parte dei Millennial, perciò nel suo lavoro ama unire le tecniche tradizionali a quelle digitali.
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Un termine cacofonico come KAMIMANI ricorda la lingua giapponese. Infatti “kami” significa “dio“, ma con ciò non si intende un creatore superiore. Il dio shintoista è uno spirito, un ideale come lo sono ad esempio la natura e l’arte. A questo spirito Kamilla associa le “mani“, il mezzo con cui le sue idee diventano reali.
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Io ho due anime: da un lato faccio arte, dall’altro la comunico e la organizzo. A 28 anni non riesco ancora a scegliere. Infatti ci sono periodi in cui produco di più; ed altri in cui svolgo maggiormente il ruolo di direttore artistico e social media manager (Kamilla Lucarelli).