Ricordi di aver passeggiato lungo l’Alzaia Naviglio Grande a Milano tra il 2005 e il 2015? Se l’hai fatto hai sicuramente visto il dipinto di Blu con l’uomo in perizoma e una granata in procinto di esplodere.
Leggi l’articolo e scopriamolo insieme!
SUL NAVIGLIO GRANDE A MILANO
Nel 2005 Blu dipinge 3 muri all’interno dello Spazio P4, sede dell’Urban Edge Show di Milano. Il grandioso festival di graffiti-writing e street art, curato da Abner Preis, Bo130 e Microbo (1).
Sto parlando di Super Fluo, André the Diver e Please don’t Feed the Sponsors. Opere che fanno guadagnare al nostro giovane street artist (2) l’ammirazione di tutti i suoi colleghi invitati all’evento.
Molti non sanno però che, durante le tre settimane dello show, Blu dipinge anche un pezzo “non autorizzato” all’esterno del padiglione.
Nello specifico sulla parete – lunga circa 10 metri – situata tra la chiesa di S. Cristoforo e il ponte ferroviario che attraversa il Naviglio Grande.
L'UOMO COL PERIZOMA E LA BOMBA
Il dipinto Senza Titolo raffigura un omino in perizoma rannicchiato a terra. Mentre si copre la testa con entrambe le mani per proteggersi dall’esplosione di una granata.
Dato che si tratta di una pittura spontanea l’esecuzione è semplice e veloce. Le figure sono monocrome, campite di “rosso granata” (una coincidenza?) e definite da una spessa linea nera.
La scena è ripresa dall’alto per enfatizzare l’impotenza e il terrore dell’uomo che – guarda caso – è nudo e sta per essere colpito dalla bomba.
Il soggetto si ispira alle saghe degli Sturmtruppen di Bonvi. E si concentra sulla reazione del personaggio e sull’immagine simbolica dell’ordigno.
Perciò l’intenzione di Blu non è quella di mostrarci una situazione in itinere. Infatti l’azione è bloccata, lasciandoci intuire le terribili conseguenze della deflagrazione.
BLU E LE ARMI DA FUOCO
I soggetti legati alla militarizzazione, alla guerra, al terrorismo e alla produzione di armi da fuoco sono molto frequenti nella pittura di Blu.
L’artista è intimorito dall’industria bellica, portatrice di orrore e morte. Infatti non manca mai di esprimere la sua opinione sull’argomento. E lo fa spesso citando fatti di cronaca, che mostrano la follia scellerata degli uomini che si uccidono a vicenda.
Perciò anche in questo caso Blu potrebbe aver fatto riferimento ad un evento specifico. Tuttavia dato che non conosciamo il tema che lo ha ispirato sarebbe azzardato avanzare delle ipotesi in merito.
IL MURO PERDUTO
Dopo 10 anni di presenza, oggi L’uomo col perizoma non esiste più. Nel 2015 Frode lo ricopre con il suo pezzo, realizzato in collaborazione con Manu Invisible (3).
Ovviamente non prima di aver ricevuto l’approvazione di Blu.
Bibliografia
- Azzarone, Blu a Milano: Per un'indagine delle presenze e assenze dell'opera dello street artist di Senigallia, tesi di laurea, Università Cattolica di Milano, 2017; Bandecchi, La street art di Blu, tesi di laurea, Università di Pisa, 2014; De Bernardi, Blu: l’opera murale, tesi di laurea, Accademia Albertina di Belle Arti, Torino, 2015; Ciancabilla, The Sight Gallery. Salvaguardia e conservazione della pittura murale urbana contemporanea a Bologna, Bononia University Press, Bologna, 2015; Ciancabilla, Omodeo, Concoran (a cura di), Street Art Banksy & Co. L’arte allo stato urbano, Bononia University Press, Bologna, 2016; Naldi (a cura di), Blu catalogue, Galleria Patricia Armocida, Milano, 18 giugno-25 luglio 2008.
- La foto di muro di Blu è una fonte riportata da Andrea De Bernardi nella sua tesi di laurea. Mentre l'immagine del muro di Frode e Manu Invisible è stata scattata da me nel 2017.
Note
- Leggi gli articoli su The Urban Edge Show a Milano: numero 1 – numero 2 – numero 3.
- Blu nasce a Senigallia, in provincia di Ancona, il 16 marzo 1981. All’epoca del festival ha 24 anni.
- Ho scoperto questa fonte il 29 aprile 2016, durante una lezione fuori porta dell’Università Cattolica di Milano presieduta da Frode.