Note
(1) Negli anni Ottanta il Partito Comunista Italiano trasferisce in via Cervino 0/A a Torino la storica Sezione 9 di Barriera. Ora è un centro culturale ARCI molto vivo. È utilizzato il sabato e la domenica dai bambini come doposcuola e durante la settimana per attività culturali, sociali e didattiche.
(2) Infatti la Streetview Art Gallery non costringe il visitatore ad entrare. Perché il Circolo Banfo è uno spazio chiuso, ma allo stesso tempo visibile dalla strada. Questo aspetto crea nuove connessioni tra la galleria e lo spazio urbano (Rosy Togaci Gaudiano).
(3) Infatti il formato dei disegni è quello di uno specchio (50×70 cm), che permette di raffigurare un mezzo busto ideale.
(4) Definisco ritratto un mio disegno raffigurante un amico o una persona conosciuta, o anche solo un personaggio di fantasia rappresentante una tipologia umana che mi guarda dritto negli occhi da un formato 50×70 cm (Paolo “Jins” Gillone).
(5) Non si conosce l’identità del suo assassino. Perciò si tratta di una libera interpretazione da parte dell’artista. Leggi qui.
(6) Meglio dei 15 minuti di fama teorizzati da Andy Warhol!
(7) La Streetview Art Gallery è un progetto borderline. Perché segue una strada parallela a quella del mercato e del riconoscimento da parte del sistema dell’arte ufficiale.
(8) In questo modo si elimina quel metaforico scalino, che spesso si viene a creare tra la cittadinanza e le gallerie d’arte (Rosy Togaci Gaudiano).
(9) Leggi questo articolo per saperne di più!
(10) Portare l’arte in un luogo sociale tradizionalmente vivo, nel cuore di Aurora e Barriera di Milano, significa porre le basi per una possibile e fertile rete di produzione culturale e artistica (Rosy Togaci Gaudiano).
(11) Le fonti di questo articolo sono il testo critico della mostra Portrait e le interviste che Rosy Togaci Gaudiano e Paolo Jins Gillone mi hanno rilasciato la sera del 29 giugno 2019.
(12) Le fotografie fanno parte sia dell’archivio della curatrice sia di quello dell’artista. Entrambi mi hanno concesso di pubblicarle.